Whisky: why not?


- Introduzione
- Zone di produzione in Irlanda
- Zone di produzione in Scozia
- Specifiche Tecniche Del Whiskey
- Specifiche Tecniche Del Whisky
- Whiskey Americano (U.S.A.) e Bourbon
- Whisky Canadese
- Whisky Giapponese
- Drink e cocktail a base di whisky e whiskey
Whisky in Scozia, Whiskey in Irlanda e America
E’ un distillato ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di cereali (orzo -principalmente maltato- avena e frumento) con lievito e acqua. Un ingrediente fondamentale è la torba che viene usata per affumicare ed essiccare il malto nei forni.
Le prime tracce di questo distillato le troviamo alla fine del 1490, ma le prime licenze legali di produzione arriveranno solo nel 1824.
La produzione prevede quattro fasi: infusione, fermentazione, distillazione e maturazione.
- Infusione: nelle cisterne di acciaio il grist (orzo maltato macinato) viene miscelato con acqua di torba calda.
- Fermentazione: al composto di cereali e acqua viene aggiunto il lievito, che nutrendosi degli amidi del cereale li trasforma in zuccheri e ciò dà il via alla fermentazione che dura tre/quattro giorni.
- Distillazione: consiste nel separare l’acqua dalla parte alcolica per mezzo del calore tramite gli alambicchi. Ne esistono di tre tipologie:
- Distillazione continua: simile ad un procedimento industriale prevede l’uso di due grandi alambicchi a colonna che lavorano in modo continuo.
- Distillazione discontinua o doppia: metodo tradizionale scozzese per produrre i single malt. Prevede l’uso di due alambicchi che catturano solo il cuore dei vapori alcolici, scartando la testa e la coda che vengono riutilizzati per la distillatura successiva, di continuo.
- Tripla distillazione: metodo Irlandese per distillare tutti gli whiskey.
Le prime due distillazioni seguono il metodo scozzese, a cui poi vengono aggiunte la testa e la coda (gli “scarti” della seconda distillazione) e viene distillato nuovamente tenendo sempre il cuore dei vapori alcolici. Praticamente un passaggio in più, come dice la dicitura stessa.
- Maturazione: è la parte fondamentale del processo di produzione in quanto la tipologia del legno, la grandezza della botte, la temperatura di conservazione son tutti elementi che caratterizzeranno il prodotto finale.
Il whisky si divide in due tipologie:
Single Malt: distillato con alambicco discontinuo e proveniente da una sola distilleria.
Blended: sono dei mix di prodotto provenienti da varie distillerie, non hanno una caratterizzazione locale, tutto gli alcolici utilizzati devono avere almeno 3 anni di invecchiamento.
WHISKEY IRLANDESE | WHISKY SCOZZESE |
---|---|
Gli Irlandesi furono i primi a distillarlo | Gli Scozzesi perfezionarono il prodotto |
Distillato 3 volte | Distillato generalmente solo 2 volte |
Il malto è essiccato in forni chiusi: mantiene i sentori di malto e miele | Il malto è essiccato sui fumi della torba conferendogli profumi terrosi |
Distillato in modo discontinuo | Distillato in modo continuo |
Viene data importanza alla distillazione per un buon prodotto | L’aspetto fondamentale è la miscelazione dei vari whisky |
Invecchiamento minimo tre anni | Invecchiamento minimo due anni |
“Irish whiskey” è il whiskey prodotto interamente in Irlanda | “Scotch whisky” solo se prodotto e maturato in Scozia |
Nel 1966 le distillerie si sono fuse in un’unica azienda per contenere i costi pur mantenendo ricette e marchi distinti | Ci sono 4 aree geografiche ognuna con le proprie caratteristiche, nel 1989 sono state suddivise ulteriormente in 13 distretti |
I malti irlandesi essendo più rotondi ed equilibrati si sposano bene con cannella, mela e vaniglia. Pietanze sostanziose come pesci e carni grasse. | Gli whisky scozzesi sono complessi, quindi difficoltosi da abbinare al cibo, ciò nonostante si consigliano cibi speziati come pesci affumicati, formaggi stagionati e pane nero. |
Zone di Produzione in Irlanda


Innanzitutto suddividiamo la Repubblica dall’Irlanda del nord.
Nella repubblica d’Irlanda la produzione si concentra tra Dublino e la costa sud, nel Cork.
Considerato che normalmente gli whiskey non prevedono l’uso di torba, è interessante sapere che nel centro occidentale d’Irlanda in una regione chiamata Connemara, nella contea di Galway, viene prodotto il Kilbeggan: l’unico whiskey che prevede l’uso di torba, considerata la quantità presente nel territorio di questo carbone fossile.
Nell’Irlanda del nord invece la produzione è concentrata su Bushmills, nella Contea di Antrim.
Zone di Produzione in Scozia


Lowlands: le terre basse al confine con l’Inghilterra, qui lo stile è simile a quello Irlandese, solitamente con tripla distillazione che dona gusto pieno e rotondo.
Island (Islay e Skye): le distillerie presenti in riva al mare donano al whiskey aromi pungenti di fumo, torba e iodio.
Campbelltown: a sud di Islay, una zona caratteristica e precisa di cru. Sono presenti solo due distillerie a causa del progressivo esaurimento del giacimento di torba.
Highlands: è la zona di produzione più importante, con malti ricchi di aromi e torbatura leggera. Si trova una sottozona: Speyside dove sono ubicate le migliori distilleria di tutta la Scozia.
Un piccolo elenco dei BLENDED più conosciuti:
Johnnie Walker
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Whisky scozzese dalla particolare bottiglia quadrata pensata per ottimizzare gli spazi nel trasporto. Celebre per l’uomo che cammina in etichetta. E’ un prodotto onesto senza troppe pretese, un caposaldo della storia degli whisky.
- Johnnie Walker Colors: è la gamma di miscele classiche che comprende: Red Label, Black Label, Double Black, Island Green, Green Label, Gold Label Reserve, Johnnie Walker Aged 18 Years.
- Johnnie Walker limited Edition: White Walker, Johnnie Walker Black Label Origin Series, Johnnie Walker Blue Label Ghost e Rare Glenury Royal ( il termine whisky fantasma si riferisce a whisky insostituibili provenienti da distillerie “fantasma” che si sono chiuse da tempo, rendendole un whisky molto ricercato nel mondo scozzese).
- John Walker & Sons: miscele di prestigio create per celebrare grandi successi. King George VXR 21, The John Walker, John Walker Masters Edition, John Walker & Sons Midnight 28 anni, Private Collection (yearly edition).
Cutty Sark


Prodotto nel 1923 con l’obbiettivo di creare un whisky più chiaro e leggero ideale come aperitivo o per la miscelazione. Nasce esclusivamente da whisky provenienti dalla regione dello Speyside. Prende il nome dal veliero ancorato sul Tamigi.
J & B


Fondata nel 1749 da Giacomo Giusterini (nominato poi Justerini) trasferitosi per amore da Bologna a Londra, e Alfred Brooks. La J&B è da subito tra i fornitori ufficiali della famiglia reale e da lì costruisce la sua rete commerciale in Europa e nel mondo.
- J&B Rare, riunisce 42 whisky single malt e grain per creare un gusto sottile, morbido e complesso. È questo delicato equilibrio che conferisce a J&B Rare il suo carattere distintivo.
- J&B Urban Honey, la bevanda spiritosa che infonde J&B Scotch Whisky con miele.
- J&B Jet, è realizzato con una miscela di 32 whisky diversi, tutti invecchiati per almeno 12 anni.
Ballantine’s


Nel 1827 George Ballantine, figlio di un contadino, aprì la sua drogheria a Edimburgo iniziando, fin da subito, a commerciare una gamma di whisky selezionati destinati a illustri clienti. Il successo del negozio gli permise di espandersi, arrivando nel 1869 fino a Glasgow, e di coinvolgere nel business anche i suoi due figli. Cambiò dunque nome all’attività: George Ballantine’s & son’. Col passare del tempo George Ballantine’s & son’ divenne sinonimo di blended whiskies di qualità, espandendosi anche all’estero e ottenendo, nel 1895, il Royal Warrant della Regina Vittoria a conferma del grande prestigio dell’azienda.
Nel 1938 lord lyon King of Arms assegnò all’azienda lo stemma araldico, cosa che fece entrare la famiglia Ballantine tra la nobiltà di scozia. Da quel momento lo stemma della famiglia, che rappresenta la bandiera scozzese e i quattro elementi indispensabili per la produzione di whisky: orzo, acqua, alambicco e botte di rovere, viene riprodotto su ogni singola bottiglia di whisky Ballantine’s. Il motto che accompagna lo stemma è “Amicus Humani Generis” (Amico del genere umano).
- Finest: Una ricetta antica creata nel 1910. Un Blended Scotch Whisky creato a partire da più di quaranta malti e cereali differenti, accuratamente selezionati in quattro diverse zone della Scozia.
- 12 anni: gli ingredienti chiave di questo Scotch sono le miscele Miltonduff e Glenburgie e il whisky di una cinquantina di altre distillerie.
- 17 anni: una grande miscela, premiato nel 2010 come Scotch Blend of the Year dalla Whisky Bible di Jim Murray.
- 21 anni: è uno scotch whisky pregiato dal gusto ricco e morbido, al naso è pulito, delicato con tenui profumi di torba, arance dolci, albicocche e frutta secca tostata. Al palato è morbido e vellutato con note di spezie, miele, torrone e un tenue sentore di vaniglia.
- 30 anni: composto da oltre 50 malti e grain, ha una componente predominante di Miltonduff e Glenburgie.
- 40 anni: una versione eccezionalmente limitata (solo 100 bottiglie ogni anno) di blended whisky, invecchiato 40 anni. Ogni bottiglia è numerata a mano, un whisky incredibilmente complesso.
White Horse


Nasce nel 1890, Mackie, partner dell’azienda, chiamò il whisky come la White Horse Cellar Inn di Edimburgo, vicino a dove la famiglia Mackie viveva e possedeva proprietà. Fondata nel 1742, la locanda fu il punto di partenza della diligenza da Edimburgo a Londra e un luogo dove gli amici erano sempre i benvenuti. Da questi umili inizi, impregnati di eredità scozzese, White Horse è cresciuto in popolarità in tutto il mondo. E’ noto per l’uso di Lagavulin nella sua preparazione.
Chivas Brothers


Fondata nel 1801 ad Aberdeen in Scozia, quasi 40 anni dopo i fratelli furono incaricati di rifornire la casa reale, e da lì intrapresero il percorso della miscelazione di scotc in tutto il mondo, America in primis.
- Chivas 12: è una miscela di whisky ottenuti da malti e cereali finissimi lasciati invecchiare almeno 12 anni, caratterizzata da ricche note di miele, vaniglia e mela matura.
- Chivas Brother’s Blend: creato come omaggio ai fondatori è un blend invecchiato 12 anni.
- Chivas Extra: è il frutto di una scrupolosa lavorazione. Le botti first-fill sherry Oloroso attentamente selezionate esaltano la ricchezza e l’intensità dei sapori, permeandole di un deciso colore ambrato.
- Chivas XV: invecchiato in botte per 15 anni.
- Chivas 18: è un whisky estremamente complesso e raffinato. Un’eccellente miscela di 85 aromi diversi.
- Chivas 25: è un distillato raffinato ottenuto da una selezione di nobili whisky scozzesi che invecchiano almeno 25 anni in pregiati botti di rovere, creato per soddisfare il gusto sofisticato dell’alta società newyorkese che ha acquisito in poco tempo una risonanza internazionale.
- Chivas Icon: è una miscela dei whisky più rari e invecchiati, alcuni dei quali provengono dalle “distillerie fantasma” che ormai non esistono più. Il contenitore è un decanter di cristallo soffiato a mano, ispirato alla bottiglia Chivas originale.
Specifiche Tecniche Del Whiskey
- MALT WHISKEY: è l’equivalente del single malt scozzese.
- GRAIN WHISKEY: è prodotto con massimo il 30% di malto d’orzo, a cui si aggiungono altri cereali maltati o meno, generalmente grano mais e orzo, e viene distillato in alambicchi provenienti da una sola distilleria.
- POT STILL WHISKEY o SINGLE POT: è un distillato prodotto con orzo maltato e non maltato in quantità minima del 30% ciascuno, a cui può essere aggiunto un altro cereale non superiore al 5%. La distillazione avviene in alambicchi di rame con metodo discontinuo.
- BLENDED WHISKEY: miscela di due o più differenti stili elencati sopra provenienti da una o più distillerie.
Specifiche Tecniche Del Whisky
- SINGLE MALT: Scotch Whisky prodotto solo da acqua e malto d’orzo proveniente da una singola distilleria e da una distillazione discontinua.
- SINGLE GRAIN: Scotch Whisky distillato in un’unica distilleria, che oltre ad acqua e orzo maltato può contenere anche altri cereali maltati o meno.
- SINGLE CASK: nella bottiglia troviamo il prodotto di un’unica botte, che può essere sia single malt che single grain.
- BLENDED: è una combinazione di uno o più single malt con uno o più single grain.
Whiskey Americano (U.S.A.) e Bourbon
Questo whiskey è il discendente diretto delle antiche tecniche di distillazione che irlandesi e scozzesi hanno portato emigrando in America.
Le prime testimonianze di questa bevanda si hanno verso la fine del 1700, ma solo nel 1840 viene ufficialmente utilizzato il nome “bourbon” per definire il distillato di mais e segale. Il mais è un cerale dolce, ricco di amidi e adatto alla fermentazione e abbondantemente presente in America, e l’abbinamento con la segale crea un distillato piacevolmente secco.


Produrre i classici scotch o whiskey in America era impossibile a causa del clima che impediva all’orzo di attecchire. La miscela di cereali fermentati viene chiamata mash, invece il Sour mash è il processo che utilizza una parte di mash prodotto in precedenza all’interno di una nuova produzione, la dicitura Straight invece intende che non è stato aggiunto alcol puro nella diluizione, quindi sarà un prodotto più profumato e ricco di aromi.
La produzione avviene generalmente in alambicchi continui a colonna per lavorare grosse quantità di prodotto. Non mancano però gli whiskey lavorati a distillazione discontinua: in tal caso seguono il metodo scozzese di una doppia distillazione, vengono etichettati “distilled in a small batch”.
Le principali aree produttive e stili


Kentucky Whiskey
E’ la zona prediletta per la produzione del Bourbon, è la contea di questo Stato che ha dato il nome Bourbon.
Ecco alcuni tra i migliori Kentucky Bourbon:
Four Roses


E’ il bourbon n°1 in Italia, ha un metodo di distillatura tradizionale risalente al 1888. Di notevole impatto l’etichetta che ha firmato una collezione moda e un progetto musicale.
- Four Roses Bourbon: invecchiato almeno 5 anni. Liscio e morbido.
- Four Roses Small Batch: Quattro ricette originali Bourbon sapientemente selezionate al culmine della maturazione per creare un Bourbon molto morbido e perfettamente bilanciato. Invecchiato per almeno 6/7 anni.
- Four Roses Single Barrel: invecchiato per almeno 7/10 anni, è uno whiskey complesso, corposo e sorprendentemente liscio con un finale lungo e delicato incredibilmente morbido.
- Four Roses Small Batch Select: sono state selezionate sei delle 10 ricette di Four Roses, ciascuna con un minimo di 6 anni, per fabbricare a mano lo Small Batch Select.
Blanton’s


Fu Albert Bacon Blanton, figlio d’arte nel campo della distillazione, il precursore dei Single Barrel. Il processo è interamente manuale: imbottigliamento, sigillatura con tappo e cera, etichettatura e numerazione di lotto. Il top di gamma nella lista dei Bourbon.
- Blanton’s Single Barrel: il profilo del gusto è dolce, con note di agrumi e quercia. Il naso richiama la vaniglia e il caramello, il tutto sottolineato da note come chiodi di garofano, noce moscata o cannella.
- Blanton’s Golden Edition: creata per gli appassionati di bourbon che apprezzano l’eccezionale morbidezza e complessità nel loro whisky di bourbon.
- Blanton’s Straight from the Barrel: è uno dei migliori whisky del mondo. Creato per intenditori, questo enorme profilo gustativo raggiunge profondità di sapore che si trovano solo negli spiriti più rari.
- Blanton’s Special Reserve: al naso è leggermente floreale, con note di cedro e uva passa tra morbide note di vaniglia. Il gusto della vaniglia e del caramello si fondono a sottili note di frutta secca e pepe bianco.
Jim Beam


Dal 1795, Jim Beam è realizzato dalla famiglia Beam e distillato con un forte senso dei valori familiari. Sette generazioni dopo, è ancora realizzato con quegli stessi valori e invecchia il doppio di quanto richiesto dalla legge. La casa Elabora un gran numero di bourbon, e ad eccezione del rye, contengono tutti almeno il 51% di mais, a cui si aggiungono segale e orzo.
Wild Turkey


Ha mantenuto inalterati i processi produttivi dalla sua fondazione, prevede la distillazione a bassa temperatura e una piccola aggiunta di acqua. Wild Turkey Bourbon prende il nome da un dirigente della distilleria che condivide il suo bourbon con gli amici durante una battuta di caccia annuale, ovviamente cercavano il tacchino selvatico: da soprannome a marchio leggendario. La collezione è molto ricca di prodotti, e la gestione familiare tramandata da padre in figlio nella distillazione lo rende unico.
Buffalo Trace


Nel Kentucky, il bufalo ha tracciato un percorso seguito dai primi pionieri d’America. Nel punto in cui la rotta di migrazione del bufalo attraversava il fiume Kentucky, viene prodotto il leggendario whisky da oltre 200 anni. Buffalo Trace è la più antica distilleria a funzionamento continuo in America. Durante il proibizionismo alla distilleria fu persino permesso di rimanere operativa, per produrre whisky per “scopi medicinali”.
Ancora di proprietà della famiglia americana e situata nella Contea di Franklin, nel Kentucky, la ricca storia della distilleria comprende distillatori leggendari come EH Taylor, Jr, George T. Stagg, Albert B. Blanton, Orville Schupp ed Elmer T. Lee.
La distilleria vanta una serie molto limitata di prodotti: 45 barili, l’invecchiamento è di ben 9 anni.
Tennessee Whiskey
Questo whiskey prima dell’invecchiamento prevede un filtraggio attraverso la cenere di carbone d’acero pressato, questo dona un gusto affumicato e un sentore di caramello. Poi viene messo ad invecchiare in botti carbonizzate, per almeno 4 anni. Le uniche due distillerie che appartengono a questa categoria sono Jack Daniel’s e George Dickel.
Jack Daniel’s


La distilleria nasce nel 1866 grazie a Jasper Newton Daniel. Il mash è composto da mais, segale e orzo maltato. Per la fermentazione viene usato il metodo Sour Mash. L’invecchiamento degli whiskey è caratterizzato da molti fattori, uno dei quali il clima con le escursioni termiche e il microclima stesso.
- Old nr. 7: viene filtrato attraverso tre metri di carboni attivi di acero, poi maturato in botti fatte a mano.
- Gentleman Jack: viene sottoposto ad una seconda filtrazione attraverso i carboni attivi di acero per ottenere una morbidezza eccezionale.
- Single Barrel Select: il Single Barrel Select è caratterizzato da sottili note caramellate e speziate, da note aromatiche fruttate e dolci.
- Liited and Special Edition: una collezione di numerosi prodotti speciali e unici.
George Dickel
La distilleria è nata nel 1870, e al contrario della Jack Daniel’s segue la filosofia scozzese, pertanto sono whisky.
- George Dickel n. 1: è la base da cui iniziano tutti gli whisky artigianali a base di mais di George Dickel. Non viene invecchiato.
- George Dickel Whisky classico n. 8: Un equilibrio inconfondibile tra i sapori di whisky del Tennessee.
- George DickelWhisky superiore n. 12: un blend di whisky più vecchi per ottenere sapori profondi e decisi con un finale incredibilmente morbido.
- George Dickel Rye Whisky: distillato a Lawrenceburg, IN, George Dickel Rye è fatto con 95% di segale e 5% di malto d’orzo.
- George Dickel Bottled in Bond: audace ed equilibrato, questo whisky di 13 anni è radicato nell’autenticità, riflettendo l’impegno di Cascade Hollow Distilling Co. nella produzione di whisky di qualità.
Diciture in etichetta nello Whiskey Americano
- Corn Whiskey: questo whiskey contiene almeno l’80% di mais e per il restante 20% c’è piena libertà di scelta circa la materia prima. Normalmente non viene invecchiato, ma nel caso lo si faccia è previsto che si possano usare botti nuove o usate a discrezione.
- Rye: prevede, nella miscela, l’uso per il 51% minimo di segale, distillato massimo a 80°, la messa in botti di quercia nuove carbonizzate alla gradazione massima di 62.5°, e infine diluito e imbottigliato a non meno di 40°. Fino ai 2 anni di invecchiamento si dice “Straight”, ma se inferiore ai 4 anni si deve indicare il periodo. Oltre i 4 anni non serve indicarne gli anni ma si etichetta come “Stright rye”. Può essere prodotto anche fuori dai confini statunitensi. Generalmente morbido, leggero e con un poco di piccantezza dato dalla segale.
- Bourbon: deve essere realizzato all’interno degli Stati Uniti, col 51% di mais, e il restante 49% da altri cereali: i più comuni sono segale e grano, distillati al massimo a 80°. L’invecchiamento prevede botti nuove di rovere carbonizzate e con una gradazione non superiore ai 62.5°. Generalmente gusto pieno e ricco, con note di vaniglia spezie e caramello.
Whisky Canadese


Il whisky canadese viene prodotto principalmente negli stati del Quebec e dell’Ontario, ci sono diverse differenze tra un Canadian whisky e il vicino Bourbon: la principale è l’assenza della “e” che fa risalire il Canadian alle origini scozzesi.
Prima di essere imbottigliati questi whisky devono superare rigorosi controlli statali che interessano tutte le fasi di produzione, in etichetta infatti viene riportata la dicitura “distillato, miscelato e imbottigliato sotto il controllo dello Stato”.
Il cerale utilizzato maggiormente è la segale in quanto ha un’ottima resistenza ai climi freddi della zona, la produzione ricalca lo stile scozzese dalla germinazione all’essiccazione alla sfarinatura fino all’ammostamento.
Dopo la fermentazione è il momento della distillazione che prevede due passaggi in alambicco discontinuo, e poi l’invecchiamento: dai tre ai diciotto anni in botti di rovere tostate che donano sentori mentolati e di vaniglia.
Spesso vengono utilizzati alambicchi a colonna, e questo comporta un prodotto finale che altro non è che un blend dei due stili.
Al fine di mitigare il gusto secco derivato dalla segale si può avere un’aggiunta finale di alcol puro di barbabietola, oppure in partenza dell’orzo non maltato, questo dona un prodotto più rotondo e piacevole.
Il whisky canadese risulta complesso dal punto di vista organolettico, perché unisce la dolcezza del Bourbon alle note speziate e più amare.
Le principali distillerie:
Canadian Club


E’ il whisky canadese più bevuto al mondo, leggero e con note fruttate. La distilleria è stata fondata nel 1856 ha acquisito grande prestigio e importanza per aver sviluppato nella cittadina di Walkerville attorno alla distilleria una società di beni e servizi per i dipendenti quali scuole, ospedale ecc…
- Canadian Club 1858: è il whisky di punta della collezione, è invecchiato più a lungo dei 3 anni richiesti dalla legge in botti di rovere prima dell’imbottigliamento per un sapore più morbido possibile.
- Canadian Club 100% Rye: uno whisky premiato per il suo equilibrio tra la piccantezza data dalla segale e la dolcezza delle note di vaniglia e legno.
- Canadian Club Reserve: ha un contenuto di segale più elevato rispetto ad altri whisky della casa, Reserve ha caratteristiche di sapore quasi bourbon. E’ selezionato a mano e miscelato in botte, è maturato in botti di rovere bianco per 9 anni per creare un sapore ricco e morbido.
- Canadian Club Classic 12: si presenta con un profilo d’orzo più robusto, è un bel passo avanti dal 1858 o Riserva. Questo premiato spirito misto viene invecchiato per 12 anni in botti di rovere bourbon stagionato e trattato.
Crown Royal


Prodotto considerato super premium anche grazie ad un’abilità di marketing notevole. Questo blended è un sapiente mix dei migliori malti invecchiati, dove il distillato di base deve aver trascorso almeno 10 anni in botte. La sua morbidezza lo rende adatto per essere bevuto liscio o con ghiaccio
Whisky Giapponese
Il whisky giapponese è il clone fedele del whisky scozzese, grazie alla voglia di perfezione tipica giapponese questo distillato si presenta privo delle caratteristiche spigolose tipiche scozzesi, ne risulta quindi un prodotto alla portata di tutti, ottimo e di perfetta qualità.
Questi whisky sono prodotti con malto scozzese e miscelati con prodotti locali.
Le distillerie giapponesi più importanti
Suntory


Fondata nel 1923 è la casa produttrice di whisky giapponese più famosa. E’ leader in Giappone per la vendita sia di blended che puro malto, a migliori prezzi confronto altre distillerie.
- Yamazaki: è il whisky single malt di punta di Suntory, proveniente dalla prima e più antica distilleria di malto del Giappone, multistrato con frutta e aromi di Mizunara. La gamma comprende il 12, 18, 25 anni e il Riserva del Distillatore.
- Hakushu: è il whisky single malt fresco e delicatamente affumicato con note erbacee che è la rivelazione dei single malt giapponesi. La gamma comprende il 12, 18, 25 anni e il Riserva del Distillatore.
- Chita: un whisky a grana fine delicato e liscio con una raffinatezza senza pari e una finitura pulita e chiara.
- Hibiki: è una miscela armoniosa di innumerevoli whisky di malto e grano che vengono meticolosamente miscelati per creare un’orchestra piena di sapori e aromi. La gamma comprende il 17, 21, e 30 anni, oltre a Japanese Harmony e Japanese Harmony Master’s Select.
- Toki: Toki significa “tempo” in giapponese. E’ un whisky giapponese miscelato che è allo stesso tempo innovativo e senza tempo.
Nikka


Nata nel 1934, fu fondata dal padre indiscusso del whisky giapponese Masataka Taketsuru. Un punto fermo della filosofia Nikka è l’attenzione alla qualità, ne risultano infatti dei prodotti eccellenti e pluripremiati, tra i quali ricordiamo:YOCHI e TSURO.


Come per il vino, il whisky è pensato per essere gustato a sorsi
La natura di questa deliziosa bevanda marrone lo ha reso un abbinamento popolare con la cena, tuttavia, come un buon bicchiere di Cabernet, ci sono degli accostamenti che riescono, meglio di altri,ad esaltarne le qualità.
Se si vuole abbinare il whisky con il salmone affumicato, un consiglio è quello di scegliere dei whisky leggeri con un tocco leggermente dolce e citrico, in quanto aiutano a ridurre la grassezza del pesce e ne accentuano il sapore. Per i piatti a base di carne di maiale, si consiglia un whisky leggero e morbido con note medie, in quanto si equilibra meglio con il sapore più forte e salato delle carni. Un’interessante combinazione è il formaggio erborinato con un Lagavulin 16 anni, potente, affumicato e dolce. Per molti, la combinazione cioccolato-whisky è perfetta, ovviamente con un cioccolato fondente.
Se si desidera invece concedersi un momento fuori ore pasti per sorseggiare il whisky allora ci son dei semplici passaggi. Partiamo dalle basi, dal metodo che prediligono i puristi: due bicchieri, uno con 4 cl di whisky e uno pieno di acqua fresca. Si beve prima l’acqua per ripulire la bocca e poi si annusa il bicchiere, a bocca aperta, per capire il quadro aromatico e poi si beve. Questo è il metodo che molti ritengono migliore per degustare whisky, come lo bevono scozzesi e irlandesi.
È stato dimostrato che aggiungere un goccio di acqua pura, non distillata, ma semplicemente trattata con osmosi inversa, (perché deve essere priva di sapori), è l’ideale, per il semplice motivo che abbassa la gradazione alcolica e aiuta a liberare nel bicchiere le molecole idrorepellenti, quelle più aromatiche, che contengono i profumi più intensi. Non è un vezzo: aggiungendo poca acqua l’alcol si diluisce e non riesce più a tenere legati a sé i terpeni, molecole a cui si devono molti dei profumi più fini e floreali del whisky.
Mettere del ghiaccio nel whisky è controproducente: raffreddandosi perde espressività e i profumi sono come costipati, ingabbiati nel freddo, senza contare che anche la percezione personale viene diminuita. Il whisky è un distillato che va esaltato con una temperatura di 18-20 gradi.


Un whisky va bene, due sono troppi, tre sono pochi.